Nel 1960 partecipa alla collettiva del Musèe Rodin a Parigi “Sculpture Italienne Contemporaine d'Arturo Martini à nos jours” e inaugura a Vienna, Kunstlerhaus, la mostra “Der Bildhauer Emilio Greco Plastik und Zeichnungen”. A Vienna Greco diventa amico di Oskar Kokoschka, conosciuto a Venezia nel 1948.
Tra il 1960 e il 1961, Greco lavora agli altorilievi per la chiesa di San Giovanni Battista a Campi Bisenzio (Firenze), capolavoro dell'architetto pistoiese Giovanni Michelucci.
Riceve nello stesso anno la Medaglia d'oro del Presidente della Repubblica per i benemeriti della Cultura e dell'Arte.
Del 1961 è la personale al Musée Rodin di Parigi, inaugurata da André Malreaux e la personale alla Fondazione Shirokjia di Tokio. Espone anche una scelta di opere a New York, nella galleria The Contemporaries inc., in Madison Avenue, presentato in catalogo da J.Hodin. Si dimette dall’Accademia di Monaco e, in estate insegna scultura nella Scuola del vedere di Salisburgo, fondata da Oskar Kokoschka. E’ ancora a Parigi, Musèe d'Art Moderne, nel 1962 per l'“Exposition International du petit bronze”. Nello stesso anno riceve l'incarico di realizzare le porte del duomo d'Orvieto, alle quali lavora fino al 1964 e che saranno posizionate, dopo infinite polemiche, nell’agosto del 1970.