Congedato provvisoriamente nel 1942 per la morte in Cirenaica del fratello Nino, giovane violinista, l'anno dopo si trasferisce stabilmente a Roma, dove lavora come disegnatore presso lo spolettificio del Regio esercito, dove conosce la sua prima moglie, Fernanda De Andreis. Nello stesso anno partecipa al Premio Verona con Il ritorno, un bassorilievo di terracotta.
Dal maggio al luglio del 1943, è presente alla "IV Quadriennale d'arte" nel Palazzo delle Esposizioni con due terrecotte: L'omino, 1939 (Roma, GNAM) e un Ritratto, ma, rifiutatosi di raggiungere Firenze dopo l'8 settembre, è costretto a nascondersi per tutto il periodo dell'occupazione nazista della citta, in una casa della Passeggiata di Ripetta e in un negozio di colori nella stessa zona. Con l'arrivo degli alleati, entra come disegnatore alla Croce Rossa americana guadagnandosi da vivere per qualche tempo facendo ritratti per i soldati.